Sognare in grande, con coraggio
Il cortile è pieno di luce. Una giornata radiosa accompagna la presentazione di Bill, il Coraggio di sognare in grande dentro a Palazzo Re Enzo, nel luogo che ospitò il figlio di Federico di Svevia, Enzo, fatto prigioniero durante la battaglia di Fossalta.
Una storia antica che intreccia poteri politici e militari, che racconta coraggio e audacia, gesti garbati e poesia.
Accanto al pozzo, le sedie che hanno ospitato i partecipanti all’incontro: soci di IBBY Italia, lettori, cittadini, curiosi.
Al tavolo, un lungo tavolo per garantire il distanziamento richiesto, Flavia Cristiano, presidente di IBBY Italia, ricorda i punti fondamentali su cui si basa l’associazione, sottolinea la necessità, oggi più che mai, del leggere, l’importanza del libro. E dai libri arriva la voce di Gianni Rodari, ricordato nel suo impegno etico, nel suo richiamo al coraggio e alla passione, in un pensiero divergente che alberga i suoi testi, siano essi filastrocche, racconti, romanzi. Rodari, che diventa testimone speciale del binomio lettura e legalità, fatto proprio dal gruppo che fa vivere il progetto Bill, biblioteca della legalità.
Grazia Gotti, in veste di presidente del comitato nazionale per il centenario di Gianni Rodari, informa sulle azioni del Comitato e ringrazia tutti coloro che si adoperano per portare avanti gli obiettivi di IBBY Italia, che a Bologna è rinato, i progetti, l’internazionalizzazione, gli spazi di azione in cui Gianni Rodari trova il giusto spazio, la giusta rilevanza, ricordando la festosità intellettuale che ci ha lasciato in eredità, per chi riesce a riconoscerla.
Janna Carioli condivide un frammento di vita vissuta, raccontando un campeggio di antica memoria, una vacanza di ragazzina che odiava la colonia, alla quale viene offerta la possibilità di un’esperienza in un campeggio in cui abitavano parole come avventura, impegno, libertà, solidarietà e i conduttori rispondevano al nome di Carlo Pagliarini, Gianni Rodari, Dina Rinaldi…
Federico Appel entra nelle storie di Rodari, prima da giovane lettore, poi da scrittore e illustratore, con l’invito appassionato a leggere “C’era due volte il Barone Lamberto” e “Il gioco dei quattro cantoni”, a guardare Gianni Rodari come ad uno straordinario facitore di storie e un intellettuale dialettico e militante.
Un pomeriggio dedicato all’antologia a cui il gruppo Bill ha dato corpo, un’antologia che si offre come occasione di pluralità di voci che risuonano volutamente diverse.
Nei prossimi mesi ci prepariamo a nuovi appuntamenti, alla formazione annuale di novembre prossimo a Fano, a raggiungere nuove geografie di accoglienza, per un progetto che davvero non conosce confini.
L’incontro finisce, prima del tempo, per non intrecciare i volumi forti di una manifestazione che anima piazza Nettuno, nel giusto ricordo di Willy e del barbaro omicidio, avvenuto fuori dal rispetto dell’altro e dalla legalità.