Il coraggio di sognare in grande
Il 2020 non è un anno qualsiasi. È il centenario di Gianni Rodari, ma accanto a questa occasione per un tributo collettivo e condiviso alla sua opera e alle sue scelte, irrompe il coronavirus. E lo scenario si trasforma, cambia la percezione della realtà, come l’idea e il senso stesso di futuro. Nell’atmosfera sospesa di un oggi che evolve velocemente, pur dentro ad un tempo che si è dilatato, Gianni Rodari è più che mai necessario.
È necessaria la sua riflessione sull’infanzia e sul mondo dei ragazzi, è necessaria la sua lucidità che ha attraversato una linea del tempo nella quale ha fatto i conti con cambiamenti epocali: la dittatura, la guerra, le lotte dei lavoratori, quelle politiche, le tecnologie, l’allargamento dei confini geografici, l’allunaggio, la crisi energetica, il terrorismo…
Sono necessarie le sue parole, il suo invito a inventare, disfare, ricominciare, usando una lingua fatta di sfumature, di accentazioni mancate, di errori. Una lingua attenta al contenuto, testimone dei passaggi di una società che invitava a guardare avanti, per la quale immaginava il realizzarsi di un’utopia concreta, capace di rendere tangibile una nuova visione del mondo. Quella in cui tutti agiscono dando voce all’immaginario, a immagini che possono alimentare la speranza, a visioni capaci di esaltare il pensiero libero e la condivisione di valori, la solidarietà delle azioni e il confronto civile tra idee diverse che alimentano il dialogo.
Nei suoi scritti Gianni Rodari non cancella le paure, non nasconde la realtà, ma si offre, adulto consapevole e compassionevole, in ausilio a un’infanzia e a un’adolescenza che hanno bisogno di maestri e di esempi, e, forse, ancora prima, di essere comprese per quelle che sono, riconosciute nelle debolezze e nelle virtù di ognuno, nei grandi slanci e nei profondi scoramenti.
E Bill, così vicina alle atmosfere del suo West, ai binomi fantastici, alle geografie impreviste, si arricchisce delle sue storie. I suoi libri potranno abitare le biblioteche mobili, che in valigia e su ruote, per rendere più agile lo spostamento, si muovono tra biblioteche e scuole, associazioni e enti, spazi del pubblico e del privato.
Gianni Rodari ci invita ad avere il coraggio di sognare in grande, perché se gli adulti coltivano i sogni i bambini e i ragazzi potranno trarne beneficio, nel difficile presente e nel nuovo domani.
(copertina della nuova pubblicazione dedicata al progetto IBBY Italia Bill. Biblioteca della Legalità; illustrazione di Guido Scarabottolo; progetto grafico Chialab)