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Un lupo alla finestra?

Ah! I lupi, povere bestie, si trascinano dietro da secoli una nomea tremenda, nemmeno avessero insidiato giovani fanciulle a spasso per i boschi o fossero sempre affamati di tenera carne di porcellino.

Eppure, nella calma quiete delle proprie case, alcuni lupi potrebbero essere intenti in faccende innocue, quotidiane, per nulla sanguinolente. Per esempio prendere il tè.

Di pagina in pagina, la lettura di Un lupo alla finestra?, che per prima incontra il lupo, prosegue per equivoci, costituendo per il lettore un ritmo che pare avere un filo comune. Il piccolo lettore potrebbe quindi pensare che, dopo la sorpresa dietro alle prime due finestre, ci si possa adagiare, allentando i sensi dell’allerta con la convinzione di aver capito come funziona. E invece, le finestre intagliate, che compaiono fin dalla copertina, lasciano scorgere, per poi aprirsi con il voltare della pagina, su contesti e protagonisti sempre sorprendenti, in una direzione (quella che sfata il luogo comune, per esempio), come in un’altra (quella della sorpresa che conferma un’idea smentendola).

Ogni quadro casalingo nasconde dettagli che raccontano di abitudini quotidiane, familiari. Il lettore, come i topi che si intrufolano in casa curiosi, talvolta facendo ricorso a molto coraggio, può scegliere di indugiare, tornare a fraintendere oppure meravigliarsi dinanzi a particolari che raccontano molto più di quanto faccia una prima lettura entusiasta. La lettura che indugia è forse la più gustosa di questo albo dai tanti rimandi e dalla profonda ironia: perché lascia che il lettore si interroghi su quanto possa essere superficiale il primo sguardo, o quanto, talvolta, è bene far ricorso a memorie ed esperienze, prima di intrufolarsi in casa altrui o accettare una fetta di torta dalla deliziosa signora Porcella.

Dietro alla finestra attraverso cui si scorge una fiammata, della quale si percepisce calore e potenza, grazie ad un uso dei colori pastoso e ricco, ecco che alla paura di una casa che va a fuoco, si sostituisce il sollievo (!) di un drago imponente e solitario che sbocconcella ciambelle, le preferisce carbonizzate, in compagnia di un’armatura (e molte altre sono cimeli di un passato d’avventure infuocate) ormai vuota del cavaliere che la indossava, il cui destino e facile immaginare. O no?

Katerina Gorelik è un’autrice russa pubblicata in Italia oltre che da Orecchio acerbo con Un lupo alla finestra? (2021), anche da Nomos edizioni con Il safari degli orsi polari (2021) e da La Margherita con La zuppa magica (2021).

 


Barbara Ferraro

Vicepresidente di Alir, libraia e scrittrice (suoi: Quando arrivi è Natale, Lupoguido; Gli zoccoli delle castagne, finalista al premio Andersen, edito da Read red Road; Grilli e rane, Edizioni Corsare; A colori, vincitore del premio microeditoria di qualità, Bacchilega junior).


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