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Pensieri illustrati di una bambina di vetro*

E’ appena stato dato alle stampe per i tipi di Topipittori “La bambina di vetro” di Beatrice Alemagna.

Il libro era uscito nel 2002 nel catalogo Seuil jieunesse, diciotto anni sono serviti per permettere ai piccoli lettori italiani di leggere, nella loro lingua, le vicende di Gisèle (e ora in tutte le lingue che firmano la coedizione del nuovo libro).

Matite, collage, inchiostro di china blu e parole scelte per raccontare la storia di una bambina trasparente, una bambina così pura e generosa che non ha paura a mostrare i suoi pensieri. Ma i pensieri resi visibili spesso non coincidono con ciò che le persone vogliono vedere: le persone si spaventano e riversano sulla fragile bambina di vetro tutto il loro disappunto. E Gisele fugge, andando alla ricerca di un luogo in cui poter essere accolta, ascoltata, capita. Alla fine però, dopo un lungo peregrinare, sceglierà di tornare a casa, fortificata e pronta ad affrontare la vita.

Nell’edizione ora nelle librerie Beatrice Alemagna ha sentito la necessità di ritoccare sia il testo, che le immagini per offrire al lettore una bambina nuova.

La Gisèle de verre italiana mantiene il legame stretto con Gianni Rodari, il diretto omaggio al suo Giacomo di Cristallo, ma, come ci ricorda l’autrice:

“La bambina di vetro non è una storia che racconta di quanto sia potente la verità, ma di fiducia in se stessi e di coraggio, doti che coloro che oggi lottano nella vita non dovrebbero mai perdere.”

Per leggere di verità, di prigionia, di diritto e di libertà dobbiamo mettere sullo scaffale, accanto alla splendida bambina di vetro, il bel libro firmato da Gianni Rodari, evaso dalla raccolta “Favole al telefono” per diventare anche albo illustrato.

*Per l’apertura al libro del mese ho preso in prestito il titolo dell’articolo di Federica Iacobelli per la pubblicazione
“Il libro illustrato è una galleria d’arte”, Giannino Stoppani, 2005, uscito in occasione della mostra dedicata a Beatrice Alemagna al Museo Civico Archeologico di Bologna.

Beatrice Alemagna, La bambina di vetro, Topipittori, 2019


Silvana Sola

Laureata in pedagogia. Si occupa di letteratura per ragazzi; è formatore in percorsi pedagogici rivolti agli adulti, in progetti di promozione ed educazione alla lettura; docente in corsi di formazione e master sul visivo, sull'arte, sull'illustrazione, sui temi della legalità e del diritto. Docente in Storia dell'illustrazione e coordinatrice del Biennio Specialistico in Illustrazione all'ISIA di Urbino. Co-ideatrice dell'Accademia Drosselmeir (corso di alta formazione per librai per ragazzi e cultori della letteratura per l'infanzia e l'adolescenza), della Libreria per Ragazzi Giannino Stoppani di Bologna, della Cooperativa Culturale omonima. In partenariato con realtà museali europee ha contributo a Didart, progetto di Didattica dell'Arte. Dal 2013 al 2020 è stata presidente di IBBY Italia.


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