Emanuela Loi: accanto a Paolo Borsellino, nella vita e nella morte
Era il 19 luglio 1992, una domenica, e Paolo Borsellino stava andando a trovare la madre.
Era il cinquantasettesimo giorno dall’uccisione di Giovanni Falcone, amico e compagno nella lotta alla mafia.
Cinquantasette giorni di solitudine, di abbandono da parte dello Stato, di sentore di morte, di raccolta di indizi segnati sull’agenda rossa che scompare assieme al suo corpo straziato dal tritolo.
Nella scorta, che gli era stata assegnata, c’era anche una giovane donna.
Si chiamava Emanuela Loi, aveva ventiquattro anni, arrivava dalla Sardegna.
Nel suo stato di servizio si dichiarava che aveva già fatto parte della scorta alla senatrice verde Pina Maisano, moglie di Libero Grasso, vittima di mafia nel 1991, e del piantonamento alla casa dell’allora senatore Sergio Mattarella.
Annalisa Strada la racconta in un romanzo per ragazzi, Io, Emanuela agente della scorta di Paolo Borsellino, in catalogo per Einaudi Ragazzi
Le parole ci riportano i suoi desideri, le sue aspirazioni, il senso dello Stato, la consapevolezza del compito difficile da affrontare quando viene assegnata al servizio scorte del magistrato Paolo Borsellino.
Un libro che dà voce ad una donna diventata tristemente famosa perché prima vittima femminile della Polizia di Stato, morta nell’adempimento del dovere.
“ (…) Palermo una terra di frontiera:
nei sei mesi di corso ne avevo sentito parlare
parecchio e avevo di che preoccuparmi.
Non potevo ignorare i morti, a volte in attentati
eclatanti, di chi, in quella città, aveva
rappresentato l’ordine e la giustizia, la legalità
e la lealtà.
Persino gli innocenti, gli estranei ai
fatti, i passanti, morivano con eccessiva
frequenza per le strade della città. (…)
Avevo paura e non mi vergogno a dirlo:
il coraggio non è la negazione della
paura, ma la capacità di controllarla.
Non esiterei a definire incosciente chi
si vanta di non provare nemmeno un brivido
nell’andare in servizio nella terra di Cosa Nostra”.
Un libro entrato di diritto nella bibliografia di Bill, la biblioteca della legalità pensata per la lettura dei bambini e dei ragazzi.
Accanto ai libri che parlano di Falcone e Borsellino, accanto ai libri che raccontano storie di dolorosa quotidianità e intrecciano i fatti luttuosi firmati dalle cosche mafiose, accanto ai libri che mettono in pagina la giustizia, la speranza, il rispetto e la libertà.