Blog


Con Mario Lodi

Lo ricordiamo attraverso la sua esperienza di maestro, attraverso il suo impegno di educatore, attraverso le diverse forme del suo essere cittadino.

Mario Lodi l’ho conosciuto, letto, ascoltato. L’ho ritrovato nei suoi scritti, nelle sue esperienze didattiche, negli speciali strumenti educativi.

Era il 1971 quando vide la luce la “Biblioteca del lavoro”: piccoli volumi spillati con punto metallico, di forma quadrata, che affrontavano tematiche diverse, pubblicazioni che invitavano insegnanti e bambini ad incontrare la storia, la politica, le arti, i linguaggi e i segni, l’ambiente e la cronaca. Un invito ad andare oltre il libro di testo, a vivere nuove esperienze, a trasmetterle e condividerle.

Coordinava il gruppo editoriale il maestro Mario Lodi.

I libretti de “La biblioteca del lavoro” li scoprii negli anni ’90. 

Il primo che ebbi tra le mani era una storia senza parole firmata da Grazia Nidasio, “Il castello”, poi seguirono due numeri dedicati all’alfabeto e al libro, dopo quello sulla donna, sulla strage di Brescia e sulle carceri.

Mi fermai a dieci titoli dei 127 che componevano il lavoro editoriale, pubblicato dall’editore fiorentino Manzuoli, molti altri li consultai alla Biblioteca Ragazzi di Roma

Oggi possiamo proporre una lettura collettiva della nuova edizione di “C’è Speranza se questo accade al Vho, libro che si riferisce alle esperienze scolastiche “vissute da Mario Lodi tra il 1951 e il 1961 in due scolette della provincia di Cremona, San Giovanni in Croce e Vho di Piadena. Giorno per giorno il maestro riflette sul suo lavoro, annota appunti, conversazioni con i bambini, ricopia intere pagine di quaderni e di giornalini di classe e così, non per teorizzazioni, ma per via di esempi e fatti concreti…”. Scriveva così un Gianni Rodari giornalista sulle pagine di “Paese Sera” nel 1963.

Le ragioni per leggere questo libro sono tante: la prima è da ricercare nella presentazione di Mario Lodi, datata 2011, posta prima della nota introduttiva, che si conclude così:

“la speranza può diventare la protesta di un Paese moderno e l’utopia realtà”.


Silvana Sola

Laureata in pedagogia. Si occupa di letteratura per ragazzi; è formatore in percorsi pedagogici rivolti agli adulti, in progetti di promozione ed educazione alla lettura; docente in corsi di formazione e master sul visivo, sull'arte, sull'illustrazione, sui temi della legalità e del diritto. Docente in Storia dell'illustrazione e coordinatrice del Biennio Specialistico in Illustrazione all'ISIA di Urbino. Co-ideatrice dell'Accademia Drosselmeir (corso di alta formazione per librai per ragazzi e cultori della letteratura per l'infanzia e l'adolescenza), della Libreria per Ragazzi Giannino Stoppani di Bologna, della Cooperativa Culturale omonima. In partenariato con realtà museali europee ha contributo a Didart, progetto di Didattica dell'Arte. Dal 2013 al 2020 è stata presidente di IBBY Italia.


Condividi

Ti potrebbe interessare anche


Fai una donazione
Condividi sui tuoi social