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La danza delle rane

Il nome Spallanzani è diventato famigliare e abita le case dell’intero paese. Spallanzani è un ospedale in prima linea contro il coronavirus a Roma, INMI è l’acronimo che contrae la dicitura intera del nosocomio, l’Istituto Nazionale Malattie Infettive già impegnato nel passato contro la poliomielite, il colera, l’HIV, ospedale titolato a Lazzaro Spallanzani, grande scienziato, acuto sperimentatore, docente amato e seguito prima all’Università di Modena e poi a Pavia.

Un genio illuminato, riconosciuto come il padre della biologia sperimentale, di cui avevo letto più a fondo la storia della sua vita in un periodo in cui frequentavo, per progetti diversi, la città di Reggio Emilia. Mi ero fatta rapire dalla collezione che il comune della città emiliana aveva acquistato alla sua morte, nel lontano 1799, e che dall’800 ha dimora nei Musei Civici della città.

E la sensazione di stupore e meraviglia, regalata da quella speciale wunderkammer, è riemersa nella lettura del bel libro “La danza delle rane”, firmato da Guido Quarzo e Anna Vivarelli. Un sodalizio letterario sperimentato in molte altre occasioni, porta nelle pagine di questo romanzo la scienza e la storia, gli aspetti biografici e la finzione.

Non è Lazzaro il protagonista della narrazione, ma un ragazzino, figlio di un mugnaio che avrà la fortuna di trovare sulla sua strada l’abate scienziato. E l’incontro tra un ragazzino intelligente, curioso e un adulto aperto alla conoscenza, porta il giovane lettore alla scoperta di un secolo illuminato, lo conduce dentro dibattiti accesi: scienza e religione, paura del nuovo e appassionato desiderio di percorrere altre strade, sperimentazioni bizzarre e stravaganti che hanno bisogno di rane, di tasche grandi per contenere fossili e pubblicazioni che riportano conoscenze messe sulla carta.

Antonio scopre, pagina dopo pagina, che nella vita nulla è certo e definito, che la volontà e la dedizione, accompagnate dalla diponibilità ad “accogliere ogni domanda con senso critico e curiosità”, possono essere determinanti per cambiare il corso della storia, quella individuale e quella collettiva.

Il libro ha avuto il plauso unanime della giuria del Premio Cento, di cui faccio parte, e ora è dato alla lettura dei bambini chiamati a decidere se avrà lo scettro della vittoria, oppure un secondo o terzo premio.

Selezionato anche nella cinquina del Premio Strega Ragazzi, il libro è nelle mani dei tanti ragazzini che possono trovare, in questa lettura, un affidabile compagno di strada.

Invitiamo anche gli adulti a leggerlo, a regalarlo, a farlo viaggiare, a verificarne la presenza in biblioteche e scuole, perché i libri sono ponti senza i quali, a volte, l’altra sponda risulta incredibilmente lontana. Oggi più che mai.

Guido Quarzo e Anna Vivarelli, La danza delle rane, Editoriale Scienza


Silvana Sola

Laureata in pedagogia. Si occupa di letteratura per ragazzi; è formatore in percorsi pedagogici rivolti agli adulti, in progetti di promozione ed educazione alla lettura; docente in corsi di formazione e master sul visivo, sull'arte, sull'illustrazione, sui temi della legalità e del diritto. Docente in Storia dell'illustrazione e coordinatrice del Biennio Specialistico in Illustrazione all'ISIA di Urbino. Co-ideatrice dell'Accademia Drosselmeir (corso di alta formazione per librai per ragazzi e cultori della letteratura per l'infanzia e l'adolescenza), della Libreria per Ragazzi Giannino Stoppani di Bologna, della Cooperativa Culturale omonima. In partenariato con realtà museali europee ha contributo a Didart, progetto di Didattica dell'Arte. Dal 2013 al 2020 è stata presidente di IBBY Italia.


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