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Fare la propria parte per non finire nelle mani sbagliate

Fare la propria parte“, lo dice la Costituzione italiana in diversi punti ed esplicitamente nell’articolo 4, laddove veniamo richiamati a concorrere ciascuno per le proprie possibilità “al progresso materiale o spirituale della società”. Lo ha ripetuto il nostro Presidente della Repubblica, nel suo messaggio di fine 2020: “Ognuno faccia la propria parte (…) È lo spirito autentico della Repubblica (…) Non siamo in balìa degli eventi”.

Eppure, a volte sembra di esserlo. E continuiamo ad assistere ad orribili episodi di antisemitismo e razzismo.

Nella Giornata della Memoria è naturale ricordare l’impegno della nostra fondatrice Jella Lepman, ebrea tedesca, fuggita dalla Germania nazista per salvare se stessa e la sua famiglia. La sua scelta non fu facile, ce lo dice lei stessa nel racconto della straordinaria avventura che fu la nascita della Biblioteca Internazionale per ragazzi di Monaco nel 1949 e poi di IBBY nel 1953.

(Mostra Internazionale di Libri per Ragazzi, Francoforte, 1946)

Ecco cosa accadde dopo la visita di un colonnello americano, che le propose di rientrare nel suo paese come “consulente per le questioni culturali ed educative riguardanti le donne e i bambini nella zona di occupazione americana”:

«Non andare», mi consigliò un’altra amica, l’adorata figlia maggiore di Sigmund Freud. «Hai sofferto troppo e ora finalmente stai iniziando a mettere radici. Tra l’altro sai che non è possibile rieducare le persone». «Non andare», dissero altri. «Credi davvero che lo spirito nazista sia morto? Perché scompaia ci vorranno nel migliore dei casi generazioni. Sei stata quasi sei anni sotto ai bombardamenti dei tedeschi. Non ti è bastato?». Ma la mia situazione era molto più complicata di quanto pensassero. Se si fosse trattato degli adulti, non avrei esitato un attimo a rifiutare. Anche a me la parola “rieducazione” suonava sbagliata, per lo meno per quanto concerneva gli adulti. Ma le cose non stavano diversamente riguardo ai bambini? Iniziai ad immaginare che se non fosse arrivato un aiuto esterno, i bambini sarebbero potuti finire facilmente nelle mani sbagliate. I bambini della Germania non erano forse altrettanto innocenti dei bambini di qualsiasi altra parte del mondo, vittime indifese di eventi tremendi?

(Jella Lepman, Un ponte di libri, Sinnos, 2018, pag. 25)

(Jella Lepman vicino al colonnello F. Leonard a Berlino nel 1946 in occasione dell’apertura della Mostra Internazionale di Libri per Ragazzi)

La Lepman ebbe coraggio e determinazione, oltre alla formidabile capacità di costruire una rete solida di persone che l’appoggiò e contribuì alla rinascita culturale del suo paese, che poi ha significato la rinascita sociale ed economica della Germania.

Accanto all’orrore della Shoah, dello sterminio, dei campi di concentramento, dei roghi di libri e dell’annientamento di qualsiasi pensiero e azione liberi dall’ideologia nazista e totalitaria, crediamo che si possa e si debba continuare a sperare per costruire il futuro. Lo sa bene chi conosce e diffonde la letteratura per ragazzi, che insegna il coraggio e la lungimiranza, l’intelligenza e la passione per combattere le ingiustizie e per migliorare i nostri paesi e la Terra che abitiamo.

Il coraggio non può e non deve mancare a noi che siamo in IBBY e a tutti voi che ci seguite e che potete unirvi a noi: per vaccinare contro ideologie pericolose e misere, per fare quello sforzo che ci chiede la nostra Costituzione. Perché la Memoria deve far seguire azioni, pratiche e comportamenti che non consentano mai più che l’orrore possa replicarsi.

È impegno faticoso, ma inderogabile di tutte e tutti noi, persone responsabili.

(Photo credit @Stiftung Internazionale Jugendbibliotethek, Munchen; le fotografie sono tratte da Jella Lepman, Un ponte di libri, Sinnos, 2018)


Della Passarelli

E' nata e vive a Roma. Nel 1990 ha fondato Sinnos, casa editrice per bambini e ragazzi. La convinzione che i libri, la loro diffusione e l’accesso garantito alla lettura siano vitali per una società democratica, più giusta e con più speranza per il futuro, ha spinto lei e Sinnos a realizzare diversi progetti nazionali per il sostegno alla lettura, fra cui "Le Biblioteche di Antonio”. Per le stesse ragioni è socia di IBBY Italia da diversi anni, partecipa ai suoi progetti e iniziative e dal 2017 è membro del Consiglio Direttivo in rappresentanza di AIE – Associazione Italiana Editori. Insegna “Lingua e letteratura italiana” all’American University of Rome.


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