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Cari genitori, benvenuti in biblioteca

Siamo o non siamo nati per leggere? 

Con questa domanda quasi provocatoria si apre il saggio “Cari genitori, benvenuti in biblioteca“.

La lettura non sembra essere scritta nel nostro DNA, anzi l’atto stesso di aprire un libro e avventurarsi nella pratica della lettura richiede un grande sforzo, che non ha garanzia di essere ripagato. Ecco la sfida che si pone a chi si fa promotore della lettura: costruire lettori dai primi mesi di vita, facendo leva sulla relazione affettiva che esiste tra genitore e bambino.

“Nella relazione con l’adulto, l’interesse onnicomprensivo del bambino per i suoni, le parole e le immagini può estendersi molto presto ai libri come oggetti ricchi di stimoli e sorprese”

Gli autori ci spiegano che la lettura può essere introdotta nella quotidianità fin dai primi mesi di vita, inizialmente con la ​manipolazione​ del libro. Pensiamo, ad esempio, ai ​Prelibri di Bruno Munari: ​”oggetti che sintetizzano la forma e la funzione dei libri, oggetti da toccare e sperimentare, che si aprono, sfogliano, hanno contenuti tattili che vengono prima delle immagini o delle parole”​. È con l’esplorazione e la familiarizzazione tattile e della bocca che i bambini si avvicinano all’oggetto-libro.

Le forme e le sensazioni visive preparano la strada alle fasi successive di lettura delle immagini e delle parole. Lettura che deve essere interattiva, volta ad instaurare un ​dialogo​ e a stimolare la partecipazione del bambino. Si tratta di un percorso che richiede impegno e che non dà appagamento immediato nei risultati. Ma non bisogna lasciarsi scoraggiare se le prime volte la lettura non funziona, si deve riprovare, con la speranza che il bambino arriverà progressivamente a scoprire il ​piacere​ di questa attività.

Con il supporto di evidenze e testimonianze di studiosi, gli autori ci raccontano come la lettura dialogica tra adulto e bambino sia ​relazione​ e ci offrono suggerimenti sulle modalità, i tempi e i luoghi dove dedicarsi alla lettura.

“L’espressione lettura dialogica condensa gli esiti dei numerosi studi che hanno evidenziato i benefici dell’esperienza di lettura condivisa in famiglia dal punto di vista linguistico e relazionale”

Leggimi perché mi piace“,​ dice uno degli slogan del programma nazionale Nati per Leggere. Il bambino trova piacere nella lettura, perché è una coccola sentire la voce della propria mamma e del papà (ebbene sì, non solo le mamme, ma anche i papà devono dedicarsi alla lettura!): la loro vicinanza fisica, l’intimità e il comfort della propria casa. La casa, come luogo fondamentale per la pratica quotidiana della lettura, ma anche la biblioteca​, il luogo della condivisione libera e gratuita.

I due autori proseguono, spiegando l’importanza di frequentare fin da subito le biblioteche: di questi tempi, più che mai, sono luoghi indispensabili per la loro funzione democratica di bilanciamento delle disuguaglianze sociali e culturali e di lotta alla povertà educativa.

Come scritto nel manifesto “​25 buone ragioni per portare un bambino in biblioteca”:​ vedrai “la sua faccia quando gli dirai che può scegliere dei libri e portarseli a casa, o al parco, o a scuola, perché sono di chiunque li voglia leggere”. La gratuità, ma anche la contemporaneità e la generalità delle biblioteche, con le loro raccolte che devono rispondere alle novità del panorama editoriali ed essere inclusive verso tutti.

E se non si sa quali libri leggere? Ecco allora intervenire in supporto del genitore la bibliografia di Nati per Leggere e la bibliografia ​Mamma Lingua​, una selezione di libri di qualità nelle principali lingue straniere parlate in Italia (albanese, arabo, cinese, francese, inglese, rumeno, spagnolo), curata da Nati per Leggere Lombardia con IBBY Italia.

Questo libro si presta ad essere un valido strumento per incoraggiare i genitori a prendersi cura del benessere e a sostenere lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino attraverso la pratica della lettura precoce e condivisa e incentivando alla frequentazione delle biblioteche.

Giovanna Malgaroli, Fabio Bazzoli, ​Cari genitori, benvenuti in biblioteca​, Editrice Bibliografica, 2020


Beatrice Pallotta Fornaroli

Bibliotecaria, si occupa di letteratura per l’infanzia e ragazzi. Collabora con le scuole per percorsi di lettura. Fa parte dell’Osservatorio editoriale Nati per Leggere e collabora con la redazione NpL della sezione lombarda.


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