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Alma 2019: Bart Moeyaert

Thanks to IBBY Belgium, for supporting my nomination.

Questo tra i primi ringraziamenti di Bart Moeyaert nel suo discorso per l’Astrid Lindgren Memorial Award, un discorso  denso, gioioso, profondo che ha riguardato il senso dello scrivere per bambini e ragazzi per dare loro il meglio.

Il ruolo delle sezioni di IBBY è fondamentale per la selezione di scrittori, illustratori e progetti candidati al premio più prestigioso – insieme al Hans Christian Andersen Awards – nel mondo dei libri per l’infanzia.

La Svezia, il suo governo sostiene l’ALMA (Astrid Lindgren Memorial Award), fondato nel 2002 e amministrato dal Consiglio delle Arti svedese. Ogni anno una giuria di esperti seleziona tra scrittori, illustratori, storyteller, progetti di promozione alla lettura, quello che ritiene siano i migliori per contribuire alla crescita di cultura e democrazia. Le fondamenta di ALMA si trovano nella dichiarazione dei diritti dei bambini e delle bambine, tanto cara a Jella Lepman.

Sono le singole sezioni di IBBY che candidano i possibili vincitori di un premio prestigioso ed economicamente importante. È sì, il fatto che ci siano 5 milioni di corone svedesi, ovvero circa 500.000 euro, fa alzare lo sguardo anche di coloro che considerano la letteratura per ragazzi cosa da poco.

Girare tra le strade di Stoccolma con i cartelli pubblicitari e il volto di Bart Moeyaert, insieme alle parole-chiave di questo premio e cioè la promozione della lettura tra i bambini e i ragazzi nel mondo, la necessità di promuovere scrittura e illustrazioni di qualità, perché si cresca sapienti, capaci di scegliere, di pensare e di immaginare, visitare il Palazzo Reale e ascoltare la guida che ricorda, mentre si visita la sala dove si cena con i Nobel, che nel pomeriggio la Principessa Victoria consegnerà l’ALMA 2019, è una esperienza unica.

Abbiamo in molti invidiato alla Svezia non solo quella Principessa sorridente e orgogliosa di consegnare il premio, ma anche quella Ministra della Cultura e della Democrazia, Amanda Lind che ha saputo esprimere con parole semplici e chiare quanto la lettura tra i bambini e i ragazzi sia fondamentale e quanto abbia amato il modo in cui Bart Moeyaert sappia raccontare quei bambini, ringraziandolo per una scrittura “densa e musicale”, così capace di portare i conflitti al massimo della tensione per poi trovare una riconciliazione, che mai è banale “happy ending”.
Abbiamo invidiato la Svezia per quel Direttore Generale del Consiglio delle Arti svedese, quando con grande serenità e determinatezza ha sottolineato che quei 5 milioni di corone svedesi sono il giusto riconoscimento alla qualità della scrittura che viene offerta ai ragazzi.

“Perché i bambini fanno miracoli quando leggono. Prendono le parole e danno loro una vita che, di per sé stesse, non hanno”, citando proprio Astrid Lindgren.

Felici di poter leggere anche in italiano Bart Moeyaert (così come gli altri scrittori e illustratori premiati da ALMA ). Grazie alla sua traduttrice Laura Pignatti e agli editori che lo hanno pubblicato: Rizzoli, Salani e negli ultimi anni la “mia” Sinnos, orgogliosa di essere presente alla cerimonia.

Il discorso di Bart, citato all’inizio, ha riguardato la formazione di uno scrittore, la sua gratitudine per i libri letti da bambino, e in particolare il suo debito verso Astrid Lindgren, come autore. Perché quel quel “Vet du vad? “Sai cosa?”, la domanda di Tjorven allo zio Merkel è la domanda che Bart continua a farsi. È l’inizio delle storie, di quel desiderio di raccontare. E con quella sua naturale seria allegria (che è dentro i suoi libri, sempre) ha tirato le orecchie a quegli autori per adulti che “devono imparare l’educazione e rispettare le regole”, non dimenticandosi mai di citare i libri e gli autori che hanno letto da bambini, che sono le fondamenta del loro lavoro, libri e autori che sono alla base della loro formazione.
Rendo omaggio all’ALMA e ai suoi vincitori e all’impegno di IBBY proprio con le parole di Bart, in una delle interviste rilasciate in Svezia. Perché sono le parole in cui tutti noi crediamo. Profondamente.

[…] I believe that books can change the world and society. Literature broadens your mind and opens frontiers. Literature gives you a language to express yourself and say what you mean. Literature can make you feel angry, and that’s important, because it forces you to think.

Buon lavoro e buona fortuna a tutti noi.


Della Passarelli

E' nata e vive a Roma. Nel 1990 ha fondato Sinnos, casa editrice per bambini e ragazzi. La convinzione che i libri, la loro diffusione e l’accesso garantito alla lettura siano vitali per una società democratica, più giusta e con più speranza per il futuro, ha spinto lei e Sinnos a realizzare diversi progetti nazionali per il sostegno alla lettura, fra cui "Le Biblioteche di Antonio”. Per le stesse ragioni è socia di IBBY Italia da diversi anni, partecipa ai suoi progetti e iniziative e dal 2017 è membro del Consiglio Direttivo in rappresentanza di AIE – Associazione Italiana Editori. Insegna “Lingua e letteratura italiana” all’American University of Rome.


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