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Al di là del mare

Avevamo apprezzato di questa autrice “L’anno in cui iniziai a raccontare storie”, racconto ricco di altrove e aspettative, ambientato in un’America rurale, razzista e aperta a possibilità, a storie e a legami con la Storia che ogni giorno ci prende e attanaglia.

In questo nuovo romanzo, meno stringente, meno legato a temi evidenti e immediatamente connessi all’attualità, ma indiscutibilmente più ricco di suggestioni e sviluppi, Wolk costruisce una narrazione che si accosta ai romanzi di formazione, alla ricerca di identità e di origini.

Leggendo, ci imbattiamo in acqua salata, alghe, cozze, brughiera e rocce. E anche in piccole isole, nell’odore della legna che brucia, in cavalli, mucche, gatti, nel sapore della zuppa e delle focaccine, nei gesti di ogni giorno, nella pesca, nel raccogliere, nel nutrire. Si tratta di elementi e espedienti affidata alla narrazione e alla lingua, che rendono immersiva la lettura e la possibilità, preziosa per ogni lettore, di farsi coinvolgere.

Leggiamo della storia di Crow, di come Osh l’abbia trovata neonata, su una barca lasciata andare alla deriva e di come, da dodici anni, vivano insieme su quella piccolissima isola. La vita è soddisfacente nella loro casa, costruita e arredata con ciò che il mare porta, con i gesti che permettono di assolvere alle necessità quotidiane e con una vicina simpatica come la signorina Maggie. Crow, però, inizia a interrogarsi riguardo alla sua provenienza, alle sue origini. Teme di avere visto la luce nell’isola vicina, quella che ospitava un ospedale per lebbrosi e, per chiedersi o fugare dubbi, decide di indagare. Coinvolge sia Osh, che la signorina Maggie. Nessuno di loro sa che sta mettendo le mani in qualcosa di indecifrabile e rischioso.

L’isola è lì, piena di odori, sapori e rumori, pronta a essere non solo vista, ma anche toccata, annusata, assaggiata. La storia si srotola lontana nel tempo e nello spazio, rendendo così ai lettori uno spazio per articolare un pensiero slegato dall’attualità e dalle necessità.

C’è bisogno di romanzi di questo genere, in grado di distrarre dalle piccolezze del quotidiano, dai pensieri ristretti di una politica che rende asfittiche idee e prospettive. Là, lontano, chi legge, in una storia ricca e coinvolgente, ha la possibilità di imbattersi in interrogativi, dubbi, indagini, senza che nessuno si prenda la briga di indicare soluzioni o risposte.

Dagli 11 anni

Lauren Wolk, Al di là del mare, Salani, 2019


Nicoletta Gramantieri

Bibliotecaria, è responsabile della Biblioteca Salaborsa Ragazzi di Bologna. E’ referente per il Progetto "Nati per Leggere" per la Città Metropolitana di Bologna e fa parte del direttivo di IBBY Italia come rappresentante del Comune di Bologna. Tiene corsi di formazione per insegnanti e bibliotecari su temi relativi alla lettura, alla promozione della biblioteca e alla letteratura per bambini e ragazzi; collabora con le riviste Hamelin e LiBer.


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