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Affamati di storie… come lupi!

Nel 1996 la Biblioteca Lazzerini di Prato inaugura la sua Sezione multiculturale, che vede per la prima volta proposti sugli scaffali libri in lingua cinese, albanese ed araba. L’obiettivo è favorire l’integrazione delle comunità di stranieri all’epoca principalmente presenti sul territorio attraverso la valorizzazione della lettura nella lingua d’origine. Da quel momento l’intercultura entra a far parte dell’identità stessa della Biblioteca, che nel 2003 diventa Polo regionale di documentazione interculturale, continuando a lavorare sulla promozione delle diversità linguistiche con particolare attenzione all’educazione plurilingue, intesa come strumento di inclusione.

In linea con questi specifici indirizzi, nell’autunno del 2019 è nato il progetto “Affamati… di storie“, il cui fine è quello di proporre una collezione di libri plurilingui tradotti o inediti, dedicata ai piccoli lettori e progettata dagli studenti di lingue straniere delle scuole secondarie di secondo grado, coadiuvati da esperti e madrelingua.

A cosa è dovuta la scelta di testi in più lingue? Al desiderio di aumentare l’esigua schiera di questa specifica tipologia di libri presenti sul territorio, al fine di offrire la giusta visibilità che deve essere data alle lingue di origine dei bambini all’interno degli spazi scolastici e di promuovere le diversità linguistiche.

Il primo volume nato nell’ambito del progetto “Affamati… di storie” è la traduzione in lingua cinese di “Affamato come un lupo“, albo illustrato di Silvia Borando, edito da minibombo, che ha avuto il sostegno del Coordinamento regionale Nati per Leggere Toscana e ha visto coinvolta la classe V del Liceo Scientifico Internazionale del Convitto Nazionale Cicognini di Prato, dove da diversi anni è possibile studiare il cinese come lingua curriculare.

“Affamato come un lupo” narra la rocambolesca avventura di un gruppo di buffi animali in fuga da un fantomatico lupo e racchiude un viaggio linguistico e culturale attraverso specifici modi di dire della lingua italiana: “affamato come un lupo”, “lento come una lumaca”, “testardo come un mulo” e “assonnato come un ghiro”. Queste similitudini sono legate a doppio filo ai personaggi, creando una narrazione vivida e profonda.

La traduzione del volume si è sviluppata nell’arco di diverse settimane all’interno delle aule del Liceo, dando vita ad un vero e proprio laboratorio, in cui gli studenti hanno avuto la possibilità di approcciarsi per la prima volta con le numerose difficoltà insite in una traduzione editoriale pensata per un pubblico reale e non come mero esercizio scolastico: la scelta del titolo, la possibilità di creare una copia bilingue e le traduzioni delle numerose similitudini all’interno del libro sono state, infatti, il fulcro di stimolanti riflessioni tra gli studenti coinvolti.

Ogni decisione è stata a lungo ponderata e discussa per trovare i giusti compromessi tra resa e forma: così, la scelta di tradurre letteralmente un libro per l’infanzia, basato su figure retoriche tipiche della lingua italiana che, tradotte in lingua cinese, rischiano di perdere gran parte del loro significato più profondo, è derivata dal desiderio di creare un ponte tra due lingue e due culture, tale da rendere possibile al lettore sinòfono la scoperta di alcuni modi di dire caratterizzanti la nostra lingua.

L’unica eccezione a questa scelta traduttologica ha riguardato il titolo dell’opera: dal momento che nella lingua cinese il lupo affamato rappresenta una persona avida, rapace, si è deciso di privilegiare la funzione mediatrice della traduzione, contestualizzando la figura del lupo nel suo habitat naturale, la foresta, utilizzando come titolo del libro una frase che spesso ricorre nel racconto: “nel bosco c’è un lupo affamato”, resa in cinese con senlin li you yi zhi e lang 森林里有一只饿狼.

La versione cinese del testo è stata inserita all’interno dell’opera originale con la maggior cura possibile per le tavole dell’illustratrice (come d’altronde espressamente richiesto dalla casa editrice stessa). Al termine del lavoro, gli studenti avrebbero voluto proporre una lettura animata della versione bilingue nelle scuole primarie del territorio, al fine non solo di promuovere la lettura ad alta voce, ma anche di valorizzare il bilinguismo. Purtroppo, a causa dell’attuale situazione pandemica, non è stato possibile.

Ciò nonostante, il progetto ha avuto una grandissima eco tra le scuole d’infanzia e primarie del territorio toscano e alcune scuole secondarie di secondo grado hanno espressamente richiesto di poter prendere parte con i propri studenti a future nuove traduzioni.

Affamati… di storie” è il frutto di una proficua collaborazione, per la quale è doveroso ringraziare primi fra tutti Roberto Pecorale e Huang Miaomiao, rispettivamente docente di lingua e cultura cinese e lettrice madrelingua del Convitto Nazionale Cicognini di Prato, poi il Coordinamento regionale NpL Toscana e l’editore minibombo per la grande disponibilità.

Articolo a cura di Maria Rosaria Colagrossi, bibliotecaria presso la Biblioteca Lazzerini di Prato e coordinatrice Polo regionale di documentazione interculturale e Jacopo Rossi, mediatore di lingua cinese per i servizi della Biblioteca Lazzerini e del Polo regionale di documentazione interculturale.

(Illustrazione tratta da Affamato come un lupo, di Silvia Borando, minibombo)


Polo regionale di documentazione interculturale

Progetto finanziato dalla Regione Toscana, cofinanziato dal Comune di Prato e coordinato dalla Biblioteca Lazzerini di Prato. I suoi obiettivi sono: la promozione di servizi bibliotecari a minoranze etniche, linguistiche e culturali presenti sul territorio regionale, la diffusione del dialogo e la conoscenza interculturale.


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6 Settembre 2023

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