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Una per ogni mese: iniziative e biblioteche ragazzi al tempo del Covid

Ci avviciniamo al 9 marzo, un anno dal D.P.C.M. con il quale si disponeva la chiusura delle biblioteche in tutta Italia. Secondo l’ICCU si tratta di 11.800 biblioteche, la cui chiusura genera un impatto sociale ed economico di grande rilievo che si riflette, inevitabilmente, sugli aspetti organizzativi e strutturali delle singole biblioteche e dei servizi erogati.

Le chiusure delle biblioteche hanno comportato l’avvio di onerosi piani rivolti alla predisposizione di possibili riaperture dei servizi formulati in modalità alternative a quelle consolidate. I piani di riorganizzazione hanno coinvolto spazi, arredi e attrezzature, ma soprattutto hanno influito sulla riorganizzazione basata sulla tutela della salute di utenti e dipendenti e su una urgente risposta alternativa da offrire alle comunità di riferimento.

In questa mole di lavoro, le biblioteche dedicate ai bambini e ai ragazzi hanno giocato un ruolo fondamentale e le modalità a distanza, già adottate all’interno della scuola, sono diventate non solo un mezzo per continuare ad essere presenti nel tessuto sociale del territorio, ma anche una domanda aperta sul ruolo futuro delle biblioteche, sulle tante potenzialità ancora da esprimere, ma soprattutto sul loro rapporto con le comunità.

Sarebbe importante, per esempio, che questa emergenza generasse un forte dibattito e, soprattutto, una soluzione strutturale e definitiva rispetto alla presenza di biblioteche scolastiche funzionanti nelle scuole del paese. Gino Roncaglia ha sottolineato come l’emergenza abbia colpito, spesso sottraendoli, i pochi spazi dedicati a questo importante “luogo sociale”, rivolti ai ragazzi e alle ragazze ai bambini e alle bambine.

Nelle biblioteche dedicate ai bambini, come in quelle rivolte agli adulti, dopo un primo momento di inevitabile smarrimento, sono soprattutto cambiate le modalità di erogazione di alcuni servizi: prestito, consultazione, educazione alla lettura, alfabetizzazione informativa, formazione dei docenti. Venute meno le condizioni per le attività in presenza, le biblioteche hanno segnalato iniziative e risorse digitali per continuare la pratica della lettura. Numerose sono le attività realizzate e promosse per tenere compagnia ai piccoli lettori e alle loro famiglie e, dove le biblioteche per ragazzi sono presenti, si sono viste germogliare nuove iniziative dedicate ai bambini dove il protagonista è sempre il libro, declinato in forme diverse e diffuso su supporti diversi.

I gruppi locali di progetto legati a Nati per Leggere, grazie alla collaborazione tra l’Associazione Italiana Biblioteche, l’Associazione Italiana Editori e i titolari dei diritti, hanno reso disponibili, liberamente in rete, diverse video letture attingendo ad una lista di titoli concordati. Con NpL le biblioteche, unite ai pediatri, sostengono da oltre vent’anni la lettura in famiglia, resa ora ancora più necessaria dalla condizione di vita generata dalla pandemia. Per questo, l’invito rivolto a genitori, nonni, a ogni adulto che ha vicino un bambino è quello di leggere. Meglio se ci sono tanti libri, ma se il Covid ha ridotto le possibilità, dice il Centro per la Salute del Bambino (fondatore con Aib e ACP del programma NpL): “possiamo leggere quello che c’è, rispolverare vecchi libri, sfogliare un atlante (…) il tempo della lettura permette di conoscere e aprire nuovi mondi che uniscono”.

L’anno della pandemia è coinciso con un importante anniversario da festeggiare e a cui tutte le biblioteche ragazzi, capitanate da IBBY Italia e dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario, si erano preparate: i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari. L’anniversario ha permesso, attraverso il lavoro delle biblioteche e di tutta la filiera del libro, di mettere in luce quanto i suoi testi vadano letti, riletti e riproposti oggi e come le biblioteche per ragazzi siano anche produttrici di contenuti liberamente fruibile da tutti. Secondo Pietro Greco, Gianni Rodari appartiene a pieno titolo a quei grandi poeti e scrittori, espressione della vocazione più profonda della letteratura italiana, che da Dante a Galileo, da Leopardi a Calvino, hanno cucito incessantemente le fila di quell’ordito che tiene insieme la letteratura, la filosofia e la scienza e, possiamo aggiungere, l’arte e l’illustrazione.

Ne è prova la mostra, in corso presso la Biblioteca Classense di Ravenna, intitolata “Figure per Gianni Rodari: eccellenze italiane“, che dal 4 febbraio 2021 sarà visitabile dal pubblico, nel rispetto del DPCM del 16 gennaio. La mostra è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, in collaborazione con Bologna Children’s Book Fair e Regione Emilia-Romagna. Al percorso espositivo sono stati affiancati una serie di appuntamenti, alcuni in presenza, molti a distanza, offerti a docenti e famiglie che hanno permesso loro di conoscere o di approfondire, in un’ottica di formazione permanente, i linguaggi visivi espressi dai talenti italiani in mostra, lungo un’ipotetica linea del tempo che colloca Bruno Munari, con le sue straordinarie sintesi visive, Federico Maggioni e il suo pennino, Francesca Ghermadi e il suo segno giocoso, Altan e il tratto grottesco, accanto a molti altri.

La Biblioteca Classense di Ravenna ha inoltre prodotto un video, in cui l’Alice Cascherina di Anna Laura Cantone accompagna il visitatore lungo il percorso. La Biblioteca, attraverso il percorso espositivo, curato per Giannino Stoppani da Silvana Sola e Grazia Gotti, è testimone di un messaggio di confronto e vicinanza che non ha bisogno di nessuna lingua per esprimersi, perché parla un linguaggio universale.

Infine, la Biblioteca ha promosso una giornata di studio “Che spazio ha oggi la fantasia?”, mettendo ancora una volta in evidenza come le biblioteche dedicate ai più piccoli e ai giovani sappiano trasformarsi e riorganizzarsi, mantenendo il loro fondamentale ruolo nei confronti della comunità e partecipando attivamente, non solo ad alimentare l’amore per i libri e a promuovere la lettura, ma a formare cittadine e cittadini capaci di esercitare il proprio pensiero critico.


Nicoletta Bacco

Laureata in Lettere moderne, è bibliotecaria presso l’Istituzione Biblioteca Classense, dove è responsabile della Pubblica Lettura e del settore ragazzi.
Promuove percorsi formativi sulla letteratura per l'infanzia rivolti a docenti e famiglie. Incontra in biblioteca tutte le scuole del territorio. Ha fatto parte del direttivo di IBBY Italia, di cui è socia. E' referente regionale per la Regione Emilia Romagna del programma Nati per Leggere e fa parte dell'Osservatorio editoriale NpL. Ha partecipato al premio Pippi e al premio Nati per Leggere in qualità di giurata.


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