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Il filo della speranza

A volte i libri sono capaci non solo di regalare il piacere di leggere, ma anche di muovere immaginazione, memoria, ricordo, pensieri e visioni.

Il libro di Guia Risari riesce a fare tutto questo: con una lingua bella, attenta al rapporto con la Storia, con precisi riferimenti a fatti avvenuti nel secondo ‘900, tiene il filo del racconto e offre al lettore romanzo e vita vera, in una speciale amalgama di parole e pensieri.

Per me, la vicenda della ricamatrice di Santa Caterina Villamosa, piccola realtà della provincia di Caltanisetta, ha aperto un armadio di ricordi, fatto di tessuti, di un sentire la stoffa, di un esercizio del tatto, capace di dare nomi a quel toccare.

Non c’è un’affinità diretta tra le virtuose del ricamo e la casa in cui sono cresciuta, la somiglianza è nel lavoro al femminile: la sartoria nel caso di mia madre; i fili, la scelta dei tessuti, la mano lieve e decisa, l’occhio attento, la tradizione e l’invenzione, nella storia di Vita, protagonista e voce narrante del libro.

Una storia che parla di un lavoro riconosciuto per l’alta qualità di ciò che produceva, ma lontano dall’attribuzione del giusto valore economico. 

Un mestiere che viveva dentro le case, che vedeva le donne impegnate a realizzare capolavori, ma ostaggi in un mercato che giocava sul loro essere invisibili per ricattarle, per mantenere paghe bassissime.

È alle ricamatrici di Santa Caterina Villamosa che va riconosciuto di avere, con la loro protesta, reso visibile a tutti un sommerso che andava regolamentato. A loro il merito di avere aperto una breccia per l’approvazione della legge n. 877, del dicembre 1973, che porta alle Nuove norme per la tutela del lavoro a domicilio.

Il libro, pubblicato da Settenove, attesta l’impegno della casa editrice nel realizzare un catalogo che invita a riflettere su stereotipo, diversità, invisibilità, diritto, attraverso proposte di parole e figure che sollecitano il pensiero.

Un plauso alla copertina firmata da Elisa Talentino.

Guia Risari, Il filo della speranza, Settenove, 2021


Silvana Sola

Laureata in pedagogia. Si occupa di letteratura per ragazzi; è formatore in percorsi pedagogici rivolti agli adulti, in progetti di promozione ed educazione alla lettura; docente in corsi di formazione e master sul visivo, sull'arte, sull'illustrazione, sui temi della legalità e del diritto. Docente in Storia dell'illustrazione e coordinatrice del Biennio Specialistico in Illustrazione all'ISIA di Urbino. Co-ideatrice dell'Accademia Drosselmeir (corso di alta formazione per librai per ragazzi e cultori della letteratura per l'infanzia e l'adolescenza), della Libreria per Ragazzi Giannino Stoppani di Bologna, della Cooperativa Culturale omonima. In partenariato con realtà museali europee ha contributo a Didart, progetto di Didattica dell'Arte. Dal 2013 al 2020 è stata presidente di IBBY Italia.


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